martedì 13 marzo 2012

QUANDO BERE E' UN' ARTE

Plenus venter facile de ieunis disputat. Lo scriveva San Girolamo, uno che  se ne intendeva, spiegando che a stomaco pieno, si ragiona meglio. Ma noi, che modestamente, pure ce ne intendiamo, potremmo aggiungere che, con una buona bevanda da sorseggiare, ci si trova a discutere ancora meglio.
Al piacere della tavola va accomunato giocoforza il buon bere, e così come nel mangiare esiste una evidente distinzione fra il placare lo stimolo della fame ingerendo alimenti o degustare il cibo per apprezzarne la raffinatezza, senza necessariamente avere fame, altrettanto si può qualificare diversamente la bevuta che si fa per cacciare la sete, da quella centellinata di una bibita o di un buon liquore.
 Si tratta, come si sa, di esigenze antiche dell' uomo, desideroso di gustare in ogni ambito piaceri raffinati e magari sconosciuti alle masse, inseguendo la cura del corpo, il vestire bene, l' adornare sè stesso e la propria casa con monili ed opere artigianali, lo studiare abbinamenti gastronomici ed, ovviamente, preparare bevande piacevoli e spesso inebrianti.
 Questa necessità di consumare cibi e bevande diversi e raffinati, in meditazione solitaria od in piacevole compagnia, è talmente antica da trovarne testimonianza persino nei reperti archeologici di popoli antichi che raffiguravano le divinità intente a consumare alimenti ben differenti da quelli in uso ai comuni mortali.
 Ma se agli dei erano riservate ambrosia e nettare, anche gli uomini si distinguevano in categorie sociali ben marcate con abitudini alimentari variabili sia per disponibilità economica che in base al livello culturale. Ancora oggi, se ci fermiamo un attimo a rifletterci, funziona così.
 Si potevano, in un certo senso, selezionare alimenti per le divinità, cibi per nobili, per filosofi e poeti, per lavoratori manuali, nonchè bevande adatte alle varie categorie.
 Ai giorni nostri, la ricerca di un qualcosa di forte da bere, che nello stesso tempo regali momenti di piacere gustativo e psicologico, è una parte importantissima di chi fa, per professione, il barman, il quale, nel momento in cui si ingegna a selezionare o a creare bevande adatte a persone e situazioni diverse, pratica senza dubbio una forma d' arte.

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